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martedì 3 marzo 2015

IL PIU’ GRANDE EVENTO DI MASS TRAINING SULLE MANOVRE DI DISOSTRUZIONE PEDIATRICA E NEONATALE

Di fronte a dati che parlano chiaro: in Europa soffocano 50.000 bambini all’anno e in Italia ne muore quasi uno alla settimana - risultati che fanno rabbrividire ancora di più se si pensa che è la casa la sede nella quale l’incidenza di soffocamento è maggiore (55%) e che il 50-70% dei casi di ostruzione è causato dal cibo; l’Associazione Salvagente Monza ha deciso di realizzare un evento che coinvolgerà tutta l’Italia. L’appuntamento sarà a Rimini - presso il 105 Stadium, sabato 11 e domenica 12 aprile 2015, due date nelle quali troverà spazio il più grande evento di mass training sulle manovre di disostruzione pediatrica e neonatale mai realizzato ad oggi. 
“I dati che emergono dalle statistiche fanno spaventare. Quello che manca oggi è la consapevolezza del rischio di soffocamento pediatrico, spesso sottovalutato dai genitori, dal personale delle scuole e, in maniera maggiore, dalle Istituzioni - ha dichiarato Mirko Damasco – Presidente dell’Associazione Salvagente Monza - l’evento di Rimini rappresenterà un capitolo importante non solo nella storia dell’Associazione, ma per tutta l’Italia: la battaglia che io ed i miei associati portiamo avanti giorno dopo giorno è fondamentale per condurre nella giusta direzione il rapporto adulto/bambino”.
Sabato 11 aprile il palazzetto sarà aperto gratuitamente a tutti, grandi e piccini, famiglie e gruppi di amici, uomini e donne in un pomeriggio nel quale ognuno potrà fare del bene, acquisendo nozioni utili alla propria vita quotidiana in un clima di festa.
L’intero staff associativo formato da istruttori esperti - certificati BLSD (Basic Life Support – Defribillation), PBSLD (Pediatric Basic Life Support – Defribillation)  e nell’esecuzione di manovre di disostruzione, al fianco di specialisti del settore medico sanitario e testimonials provenienti dal mondo dello spettacolo saranno presenti per sensibilizzare il pubblico su un tema tanto importante quanto quello della disostruzione pediatrica e neonatale. Essere presenti l’11 aprile presso il 105 Stadium di Rimini significherà scrivere la storia. Per l’occasione sarà possibile accedere alla sede a partire dalle ore 14.00 per passare un pomeriggio di festa e condivisione con tanti ospiti e sorprese tra formazione, riflessioni, divertimento e spettacolo. Un evento mai visto prima, nel quale si alterneranno sul palco dibattiti ed interventi a cura dei più importanti esperti sul tema della prevenzione del soffocamento pediatrico, primo nome svelato quello di Marco Squicciarini - medico esperto sulle manovre di disostruzione e rianimazione Cardiopolmonare, formatore nazionale della Rete Salvamento Academy, inventore del progetto manovre di disostruzione, da anni impegnato a fianco dell’Associazione Salvagente Monza; un intervento di carattere teorico-pratico che, oltre alla parte divulgativa, darà la possibilità di visionare simulazioni di manovre di disostruzione pediatrica effettuate su manichino. Oltre a lui saranno presenti altri professionisti che approfondiranno i temi legati alle sicurezza e ai comportamenti da adottare per evitare situazioni spiacevoli. Partecipare all’intero pomeriggio di sabato è totalmente gratuito e consigliato a chiunque, dai bambini ai più anziani.
Per poter far parte di questo grande appuntamento è obbligatorio iscriversi, la piattaforma online è già attiva visitando il sito www.salvagentemonza.org o selezionando l’evento “Salvagente Mass Training” sul portale Eventbrite. All’evento massivo di sabato 11 aprile, seguirà una cena benefica di raccolta fondi presso lo Sporting Hotel di Rimini. Mentre il giorno successivo - domenica 12 aprile ci sarà la possibilità, per chi interessato, di svolgere corsi di disostruzione e rianimazione. Il ricavato sarà devoluto per sostenere le attività che l’associazione Salvagente svolge sul territorio nazionale ed internazionale e, in parte, al Progetto HOME di 30 Ore per la Vita, volto ad assicurare ai bambini malati di tumore il diritto alle cure migliori possibilmente rimanendo a casa propria o, quando ciò non fosse possibile, presso una casa non lontano dalla propria. A Rimini sabato 11 aprile si scriverà la storia. Formare al fine di ridurre l’incidenza dei soffocamenti è fondamentale, per questo l’Associazione Salvagente Monza auspica la partecipazione di chiunque abbia o avrà a che fare con i bambini. In Italia purtroppo manca ancora la giusta attenzione dai singoli e soprattutto dalle Istituzioni, basti pensare che non vi è ancora una legge che obblighi il personale docente e gli studenti ad apprendere le principali nozioni legate alle tecniche di pronto soccorso.

giovedì 27 giugno 2013

Proteggere i bambini dal sole



1 Tenete i lattanti e i bambini piccoli  al riparo dal sole quanto più è possibile durante il primo anno della loro vita; Una brutta scottatura in un bambino piccolo può essere molto seria.

2 Controllate l’orario. I raggi solari  sono più intensi tra le 10 a.m. e le 2 p.m. (11 a.m e le 3 p.m. con orario legale). 

3 Coprite il bambino ad alto rischio (carnagione chiara con capelli biondi rossi e occhi chiari) con un cappello, maglietta a maniche lunghe  e pantaloni lunghi. Usate tessuti a trama stretta e doppio strato quando è possibile. Per i neonati, una carrozzina con una tettoia è preferibile a un passeggino aperto. Con un bambino più grande usate un passeggino con tettoia o con un ombrellino.

4 Usate un filtro solare. Le  sostanze che filtrano i raggi solari che provocano danni sono un elemento importante nel programma di protezione. Più alto è il fattore di protezione, maggiore è la garanzia  offerta. La SKIN CANCER FOUNDATION raccomanda di usare prodottti con SPF 15. Per i bambini di 2 anni o più giovani, consultate il medico. Usare un filtro solare non è però una buona scusa per una eccessiva esposizione al sole. Gli schermi solari offrono una protezione relativa e non assoluta.

5 Fate attenzione alle luci riflesse; molte superfici - sabbia, cemento, neve - possono riflettere radiazioni nocive. Anche il sedersi all’ombra o sotto l’ombrellone non garantisce protezione. Fate attenzione alle giornate nuvolose, quando fino all’80% delle radiazioni solari raggiunge la terra.

6 Fate attenzione specialmente a certe altitudini e latitudini. Dai 300 metri sul livello del mare in su, la radiazione aumenta del 4 o 5%.  E quanto più vicini si è all’equatore, tanto più forti sono i raggi solari. 

7 Evitate l’abbronzatura artificiale compresi i lettini solari, le lampade, i riflettori. Le radiazioni emesse da queste sorgenti luminose, sia raggi ultravioletti A che B, possono essere pericolose e il motto che esse “sono più sicure del sole” è falso. (Vedi inchiesta La pelle n. 2 aprile-maggio 1996). L’uso di pillole abbronzanti non è raccomandato a causa degli effetti collaterali tossici che sono stati attribuiti ad alcuni dei loro ingredienti. 

8 Non mescolare il sole con alcuni farmaci. La fotosensibilità, caratterizzata da esantemi, arrossamento e/o gonfiore, può essere l’effetto collaterale di alcuni farmaci. Consultate il vostro medico o il farmacista.

9 Esaminate la pelle del vostro bambino regolarmente, come la vostra. Cercate ogni escrescenza che sia comparsa, macchie che danno prurito, lividi, cambiamenti dei nei o macchie cutanee. Il cancro della pelle è estremamente raro nei bambini e poco comune negli adolescenti. Tuttavia, la preoccupazione e la cura per la salute della pelle deve essere appresa fin dall’infanzia. 

10 Date esempio al vostro bambino.  I princìpi qui sottolineati devono essere applicati a persone di tutte le età.  Usate queste semplici misure per proteggere la vostra pelle e sicuramente il vostro bambino adotterà più facilmente l’abitudine di proteggere la sua pelle dal sole.

Allergie primaverili: rimedi in casa


Diminuire il rischio di esposizione agli allergeni è possibile. Con poca o nessuna spesa si possono realizzare alcuni adattamenti che vi permetteranno di affrontare la stagione dei pollini con qualche sicurezza in più. Cambiare casa è solo l’ultima delle soluzioni possibili , e non è detto che sempre il problema si risolva. 3 sono gli aspetti del problema che vi interessano da vicino:
1 - Qualità dell’aria che respirate dentro casa
Per evitare pollini e spore areotrasportate, tenete le finestre chiuse e, magari, se è estate, l’aria condizionata accesa. Alzate il flusso dell’aria all’interno, lasciando aperte le porte tra le stanze. Cambiate spesso i filtri del sistema di condizionamento, usate un deumidificatore per mantenere l’umidità interna sotto il 50%, poiché i bachi da polvere e le muffe amano l’umidità. Pulite tutti i giorni il serbatoio dell’apparecchio. Gli aspiratori aiutano, ma siate sicuri che gli scarichi siano inviati all’esterno, in particolare quelli dei bagni e delle lavanderie. Se in casa ci sono fumatori, decidete  di procurarvi  un piccolo apparecchio depuratore con ionizzatore: recenti studi hanno mostrato come questi sistemi filtranti siano in grado di eliminare più del 90% del fumo di tabacco presente in un ambiente in appena due ore. Se avete cantine, soffitte o seminterrati, intercapedini o dispense scure e umide, fate attenzione alla creazione di muffe. Va favorita l’areazione dei locali e, quando si ridipingono le pareti, si possono usare particolari sostante ad azione fungicida.
2 - Pulizia e manutenzione
Passate spesso l’aspirapolvere e spolverate frequentemente la vostra casa. Se siete voi le persone allergiche e fate questo lavoro da soli, indossate  una mascherina contro la polvere e usate sacchetti per l’aspirapolvere non porosi. Tenete le superfici del bagno e della cucina asciutte, per evitare che si formino muffe. Tenete presente che le condizioni ideali per la loro crescita sono una temperatura compresa fra i 18 e i 32 °C, e umidità relativa tra il 75 ed il 95%. Nelle zone scure e umide usate della candeggina diluita. Riparate i rubinetti che gocciolano e ogni frattura sulle superfici di cemento e di legno per prevenire infiltrazioni di acqua nella casa. Tenete la vostra stanza da letto libera dalla polvere e da tutto ciò che raccoglie polvere, come pupazzi di stoffa o pelouche, libri, e fiori di seta. Evitate  le coperte di lana e le coperte imbottite di piume: un paradiso per la polvere. Usate coperte di cotone lavabili o piumini riempiti con materiale sintetico. Usate cuscini sintetici e coprimaterassi di spugna, e scatole per riporre la biancheria in plastica a prova di polvere. Esistono numerose case che offrono prodotti allergicamente testati (materassi, cuscini, coperte ecc.). Lavate frequentemente le federe e le lenzuola usando, ove possibile, un’asciugatrice, poiché i pollini si attaccano alle fibre dei tessuti che si stendono ad asciugare all’esterno. Non dimenticate che il vento è il più importante mezzo di trasmissione per gli allergeni. Se avete animali e non potete separarvene, lavateli settimanalmente per evitare di entrare in contatto con allergeni che provengono dal corpo degli animali o che vengono portati dal di fuori. L’acqua tiepida è sufficiente; non è necessario il sapone. Fate svuotare da un’altra persona la lettiera ed evitate di far dormire il cane o il gatto nel vostro letto. Il vostro autolesionismo non sarebbe giustificabile. Anche il cibo non correttamente conservato può andare incontro a colonizzazione da miceti (muffa grigioverdastra da Penicillium o muffa bianca da Mucor sul pane raffermo, macchie nere da Alternaria sui pomodori, Cladosporium su spinaci e banane ecc.).
3 - Arredamento
Acquistate tende lavabili, invece di pesanti tappezzerie che nascondono e trattengono la polvere.
Liberatevi dei mobili imbottiti, specie se antichi, di cui potete facilmente fare a meno, specialmente nella vostra stanza da letto. Lasciate il pavimento nudo o usate tappeti lavabili invece dei consueti tappeti, che sono un terreno fertile per la polvere e le muffe.
Se avete imbottiture e tappeti, una soluzione al 3% di acido tannico o benzile benzoato ridurrà i rischi causati dalla polvere. I pensili delle cucine, gli impianti idraulici vecchi, le tende da doccia e le guarnizioni dei frigoriferi possono tutte ospitare pericolose muffe, ma anche mucchi di libri, cumuli di carta, oggetti di cuoio e bauli di vecchi vestiti sono un ricettacolo di polvere in cui si sviluppano milioni di colonie fungine.

giovedì 30 maggio 2013

IL MASSAGGIO PEDIATRICO

Intervista al Maestro Antonio Ranalli
Antonio Ranalli Discipline Olistiche
Antonio Ranalli, specialista in Digitopressione e Riflessologia Plantare, Massaggio Tradizionale Cinese, Thailandese, Ayurvedico e Tibetano, è referente Discipline Olistiche CIDESCO ITALIA e collabora dal 2003 con il Reparto di Pediatria e Oncoematologia (Città della Speranza) dell'Ospedale di Padova in qualità di Operatore Ayurvedico. Da oltre quindici anni si occupa di massaggio pediatrico, svolgendo un'intensa attività di ricerca ed effettuando trattamenti specifici presso istituti, centri, hotel benessere e strutture sanitarie. 
Andiamo a scoprire la sua esperienza in questo ambito ancora così poco conosciuto in Europa.

1. Cos'è il massaggio pediatrico?
Il massaggio pediatrico è un massaggio eseguito da un professionista, finalizzato a migliorare il benessere psicofisico del bambino, intervenendo anche sulle sue problematiche fisiche fin dai primi giorni di vita.
 
2. Come nasce l'esperienza di volontariato presso il Reparto di Pediatria dell'Ospedale di Padova?
Circa dieci anni fa, a una tavola rotonda su medicina convenzionale e medicina orientale ad Abano Terme, ho conosciuto il Dr. Perilongo, attuale Primario dell'Ospedale di Pediatria di Padova e il Dr. Moretti, Dirigente ospedaliero e responsabile delle attività di gioco e benessere, sempre all'interno di questo ospedale. Dopo qualche tempo, l'interesse suscitato in quell'occasione dalle tecniche di Ayurveda ha favorito l'inizio della collaborazione tra la nostra Scuola Mekong e l'Ospedale Pediatrico di Padova.
Il motivo principale per cui il Dr. Moretti ha avallato tale collaborazione è stato il riconoscimento della necessità di dare al bambino un servizio di benessere anche dal punto di vista fisico-energetico, in un rapporto che presentava valenze anche su un piano di qualità umana. Da circa un anno e mezzo, operiamo anche all'interno della Città della Speranza, trattando alcuni bambini in collaborazione con la psicologa del reparto Dr.ssa Maria Montanaro.
 
3. Quali risultati avete ottenuto con i trattamenti di massaggio ayurvedico e di riflessologia plantare su bambini ricoverati?
Nel corso degli anni abbiamo ottenuto eccellenti risultati su molti bambini ricoverati nei reparti di pronto soccorso, nefrologia e oncoematologia. 
Quando arriva in ospedale traumatizzato da un incidente o da una malattia improvvisa, il bambino perde tutti i suoi riferimenti: la casa, la famiglia, gli amici. I nostri trattamenti hanno un sicuro effetto positivo su paura, dolore, stress e insonnia; non si interviene sulla patologia, bensì sull'emozione a essa collegata. Lavorando sulle emozioni, riusciamo a trasmettere al piccolo ricoverato tranquillità, affetto e benessere energetico. L'effetto sul bambino è una maggiore fiducia in sé e nella struttura che lo ospita, per questo la nostra attività facilita il lavoro anche al personale medico e paramedico.

Nel 2010 abbiamo effettuato uno studio in collaborazione con il reparto di Nefrologia dell'Università di Padova. I risultati sono stati presentati al Congresso Internazionale Child Life(Padova), al quale partecipavano medici, paramedici e operatori da tutto il mondo specializzati nelle cure dolci del bambino. 

4. Quali figure professionali possono eseguire in Italia il massaggio pediatrico?

Il massaggio pediatrico può essere effettuato nel proprio ambito lavorativo (istituto, centro benessere, family hotel ecc.) dall'estetista e dall'operatore del benessere mentre, in ambito sanitario, dal terapista o dal medico. Il professionista può affiancare i genitori insegnando loro come eseguire massaggi base sul proprio bambino. 
Secondo recenti statistiche ufficiali, i bambini che vengono massaggiati regolarmente, da adulti  sanno apprezzare maggiormente il proprio corpo, si relazionano meglio nella coppia e riescono a 
esprimersi attraverso il linguaggio corporeo con semplicità e sicurezza emotiva. 
www.cidesco.it