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giovedì 27 giugno 2013

Allergie: i pollini e gli altri allergeni


Betulacee: (Nocciolo, Ontano, Betulla)
Iniziano a metà febbraio ed hanno il loro picco in aprile, soprattutto al nord e centro Italia.

Olivo: 
tipici della Liguria e del centro-sud, compaiono in aprile e vanno avanti fino alla fine di luglio.

Graminacee: (erbe da prato)
Iniziano prima al sud e più tardi nelle regioni del nord Italia, intorno ad aprile, e circolano massicciamente per una quarantina di giorni. Diminuiscono a fine giugno e luglio, sono assenti in agosto e ricompaiono in settembre.

Artemisia: 
presenti in tutta Italia, hanno il loro picco massimo a maggio per poi diminuire fra giugno e luglio.

Parietarie: 
tipiche delle zone costiere, del sud e delle isole, sono piante della famiglia delle urticacee che crescono sui muri e lungo le siepi. Giugno è il mese di maggiore diffusione dei pollini, ma sono presenti durante tutto l’anno.

Composite: (o asteracee)
se ne annoverano circa 15.000 specie di cui 700 sono italiane. Fioriscono da maggio a ottobre ed alcune sono perenni. Sono presenti in molti ambienti, da prati erbosi a rocce calcaree, da luoghi umidi a quelli secchi. Mentre alcune sono utilizzate per l’alimentazione come la lattuga e il girasole, altre producono sesquiterpeni antitumorali.

Funghi areodiffusi: 
le dimensioni delle spore, vere cellule riproduttrici, variano fra i 3 e i 200 millesimi di millimetro. Comuni in zone dense di vegetazione, legno, fogliame, paglia, fieno e cereali, sono ubiquitarie in tutti i luoghi umidi e bui. Sebbene la diffusione sia fino a mille volte più alta che per i pollini, la sensibilizzazione ai miceti è relativamente rara.

Cellule morte:
dell’epidermide umana (forfora) o di animali domestici possono essere areotrasportate e inalate così da scatenare reazioni allergiche.

Acari:
vivono confortevolmente negli ambienti domestici, a pieno agio fra polvere e umidità. D’inverno l’aria chiusa e il riscaldamento fanno proliferare maggiormente questi microscopici animaletti.

Sostanze chimiche e odori irritanti:
ci sono persone predisposte alle allergie provocate dagli odori che provengono da benzina, smacchiatori, acetone etc…

Combattere le allergie


I rimedi a disposizione per combattere la rinite allergica si distinguono in tre particolari gruppi:

FARMACI SINTOMATICI
Antistaminici: per quanto riguarda gli antistaminici orali, che controllano i sintomi della rinite allergica, essi bloccano i recettori dell’istamina e possono curare in modo efficace solo occasionali attacchi di allergia. Per comprarli non occorre ricetta medica, ma causano sonnolenza e lentezza di riflessi (Polaramin-Shering Plough). Oggi esistono anche antistaminici di nuova generazione che presentano notevoli vantaggi rispetto a quelli tradizionali; richiedono, però, la prescrizione del medico. A differenza dei primi non procurano quei fastidiosi effetti collaterali che interferiscono pesantemente sul rendimento scolastico degli studenti, oltre che sulla capacità di guida degli automobilisti. Al contrario dei “vecchi” antistaminici che agivano anche sul sistema nervoso centrale, i nuovi prodotti possono essere addirittura assunti insieme ad alcolici o sedativi (Teldane-Lepetit; Hismanal-Cilag Janssen; Clarityn-Shering Plough; Zirtec-UCB).
Quando non si riceve sollievo dagli antistaminici, si può provare il cromoglicato sodico. Per questo farmaco, che blocca il rilascio di istamina da parte dei mastociti, occorre la ricetta medica con un efficace risultato sul controllo della febbre da fieno e della congiuntivite allergica. Disponibile con i nomi commerciali Lomidal e Tilade (Fisons) e Zaditen (Sandoz). In genere viene prescritto con una posologia di tre volte al giorno all’inizio del trattamento, per scendere a una volta al giorno per il resto della stagione. Un’interruzione improvvisa del trattamento può provocare un peggioramento della sintomatologia. È estremamente importante informare il medico se, a seguito della terapia, compaiono eritemi, gonfiori della faccia, degli occhi o delle linfoghiandole, prurito o dolori articolari.

Corticosteroidi
È una famiglia di farmaci antiinfiammatori molto potenti, somministrabili per via intramuscolare e/o endovena e quindi adatti per fronteggiare attacchi acuti, per es. di asma bronchiale. Somministrati per bocca danno un risultato che, mentre per gli antistaminici si ottiene dopo circa un’ora, si manifesta dopo un periodo più lungo e, a volte, occorrono anche due settimane prima di avere dei benefici. Anche per questi medicinali occorre ricetta medica. I più usati si chiamano Clenil (Chiesi); Lunibron (Valeas) e Cort-inal (Teofarma). Lo spray può causare una leggera disidratazione delle membrane della mucosa nasale, e occasionalmente afte della bocca e della gola, così come mal di testa ed emorragie nasali. E’ importante seguire attentamente le istruzioni del medico quando si prendono steroidi; infatti, sono controindicati in caso di glaucoma, cirrosi o TBC. Interromperli improvvisamente può causare effetti collaterali.

Decongestionanti
Devono essere usati con prudenza, perché un loro uso prolungato può causare un effetto contrario (rebound), ossia i sintomi per i quali si stanno utilizzando, in alcuni soggetti, possono peggiorare dopo appena 3 o 4 giorni di trattamento. Il farmaco più noto è l’“efedrina”. Poiché può causare un’accelerazione del battito cardiaco, ipertensione arteriosa ed eccessiva stimolazione del sistema nervoso centrale, molti medici le preferiscono la “pseudoefedrina”, un farmaco sintetico con minori effetti collaterali. Sono farmaci molto diffusi e con una vasta gamma di nomi commerciali (Rinazina; Vicks Sinex; Deltarinolo; Otrivim; Narlisim; etc.).

Allergie primaverili: come combatterle



Le persone che soffrono di rinite allergica, nei periodi di pollinazione, possono andare incontro a un peggioramento dei propri sintomi a causa di forme di reazione crociata con alcuni cibi molto comuni. Queste le combinazioni accertate finora, ma sicuramente la ricerca medica ne metterà in luce molte altre.


Se siete allergici alle graminacee evitate: Agrumi, Pomodori, Frumento, Anguria
Se siete allergici alle Parietarie evitate: Melone; Ciliegie
Se siete allergici alle Composite evitate: Miele; Prezzemolo; Finocchio; Carota; Sedano

Allergie primaverili: rimedi in casa


Diminuire il rischio di esposizione agli allergeni è possibile. Con poca o nessuna spesa si possono realizzare alcuni adattamenti che vi permetteranno di affrontare la stagione dei pollini con qualche sicurezza in più. Cambiare casa è solo l’ultima delle soluzioni possibili , e non è detto che sempre il problema si risolva. 3 sono gli aspetti del problema che vi interessano da vicino:
1 - Qualità dell’aria che respirate dentro casa
Per evitare pollini e spore areotrasportate, tenete le finestre chiuse e, magari, se è estate, l’aria condizionata accesa. Alzate il flusso dell’aria all’interno, lasciando aperte le porte tra le stanze. Cambiate spesso i filtri del sistema di condizionamento, usate un deumidificatore per mantenere l’umidità interna sotto il 50%, poiché i bachi da polvere e le muffe amano l’umidità. Pulite tutti i giorni il serbatoio dell’apparecchio. Gli aspiratori aiutano, ma siate sicuri che gli scarichi siano inviati all’esterno, in particolare quelli dei bagni e delle lavanderie. Se in casa ci sono fumatori, decidete  di procurarvi  un piccolo apparecchio depuratore con ionizzatore: recenti studi hanno mostrato come questi sistemi filtranti siano in grado di eliminare più del 90% del fumo di tabacco presente in un ambiente in appena due ore. Se avete cantine, soffitte o seminterrati, intercapedini o dispense scure e umide, fate attenzione alla creazione di muffe. Va favorita l’areazione dei locali e, quando si ridipingono le pareti, si possono usare particolari sostante ad azione fungicida.
2 - Pulizia e manutenzione
Passate spesso l’aspirapolvere e spolverate frequentemente la vostra casa. Se siete voi le persone allergiche e fate questo lavoro da soli, indossate  una mascherina contro la polvere e usate sacchetti per l’aspirapolvere non porosi. Tenete le superfici del bagno e della cucina asciutte, per evitare che si formino muffe. Tenete presente che le condizioni ideali per la loro crescita sono una temperatura compresa fra i 18 e i 32 °C, e umidità relativa tra il 75 ed il 95%. Nelle zone scure e umide usate della candeggina diluita. Riparate i rubinetti che gocciolano e ogni frattura sulle superfici di cemento e di legno per prevenire infiltrazioni di acqua nella casa. Tenete la vostra stanza da letto libera dalla polvere e da tutto ciò che raccoglie polvere, come pupazzi di stoffa o pelouche, libri, e fiori di seta. Evitate  le coperte di lana e le coperte imbottite di piume: un paradiso per la polvere. Usate coperte di cotone lavabili o piumini riempiti con materiale sintetico. Usate cuscini sintetici e coprimaterassi di spugna, e scatole per riporre la biancheria in plastica a prova di polvere. Esistono numerose case che offrono prodotti allergicamente testati (materassi, cuscini, coperte ecc.). Lavate frequentemente le federe e le lenzuola usando, ove possibile, un’asciugatrice, poiché i pollini si attaccano alle fibre dei tessuti che si stendono ad asciugare all’esterno. Non dimenticate che il vento è il più importante mezzo di trasmissione per gli allergeni. Se avete animali e non potete separarvene, lavateli settimanalmente per evitare di entrare in contatto con allergeni che provengono dal corpo degli animali o che vengono portati dal di fuori. L’acqua tiepida è sufficiente; non è necessario il sapone. Fate svuotare da un’altra persona la lettiera ed evitate di far dormire il cane o il gatto nel vostro letto. Il vostro autolesionismo non sarebbe giustificabile. Anche il cibo non correttamente conservato può andare incontro a colonizzazione da miceti (muffa grigioverdastra da Penicillium o muffa bianca da Mucor sul pane raffermo, macchie nere da Alternaria sui pomodori, Cladosporium su spinaci e banane ecc.).
3 - Arredamento
Acquistate tende lavabili, invece di pesanti tappezzerie che nascondono e trattengono la polvere.
Liberatevi dei mobili imbottiti, specie se antichi, di cui potete facilmente fare a meno, specialmente nella vostra stanza da letto. Lasciate il pavimento nudo o usate tappeti lavabili invece dei consueti tappeti, che sono un terreno fertile per la polvere e le muffe.
Se avete imbottiture e tappeti, una soluzione al 3% di acido tannico o benzile benzoato ridurrà i rischi causati dalla polvere. I pensili delle cucine, gli impianti idraulici vecchi, le tende da doccia e le guarnizioni dei frigoriferi possono tutte ospitare pericolose muffe, ma anche mucchi di libri, cumuli di carta, oggetti di cuoio e bauli di vecchi vestiti sono un ricettacolo di polvere in cui si sviluppano milioni di colonie fungine.