giovedì 27 giugno 2013

Combattere le allergie


I rimedi a disposizione per combattere la rinite allergica si distinguono in tre particolari gruppi:

FARMACI SINTOMATICI
Antistaminici: per quanto riguarda gli antistaminici orali, che controllano i sintomi della rinite allergica, essi bloccano i recettori dell’istamina e possono curare in modo efficace solo occasionali attacchi di allergia. Per comprarli non occorre ricetta medica, ma causano sonnolenza e lentezza di riflessi (Polaramin-Shering Plough). Oggi esistono anche antistaminici di nuova generazione che presentano notevoli vantaggi rispetto a quelli tradizionali; richiedono, però, la prescrizione del medico. A differenza dei primi non procurano quei fastidiosi effetti collaterali che interferiscono pesantemente sul rendimento scolastico degli studenti, oltre che sulla capacità di guida degli automobilisti. Al contrario dei “vecchi” antistaminici che agivano anche sul sistema nervoso centrale, i nuovi prodotti possono essere addirittura assunti insieme ad alcolici o sedativi (Teldane-Lepetit; Hismanal-Cilag Janssen; Clarityn-Shering Plough; Zirtec-UCB).
Quando non si riceve sollievo dagli antistaminici, si può provare il cromoglicato sodico. Per questo farmaco, che blocca il rilascio di istamina da parte dei mastociti, occorre la ricetta medica con un efficace risultato sul controllo della febbre da fieno e della congiuntivite allergica. Disponibile con i nomi commerciali Lomidal e Tilade (Fisons) e Zaditen (Sandoz). In genere viene prescritto con una posologia di tre volte al giorno all’inizio del trattamento, per scendere a una volta al giorno per il resto della stagione. Un’interruzione improvvisa del trattamento può provocare un peggioramento della sintomatologia. È estremamente importante informare il medico se, a seguito della terapia, compaiono eritemi, gonfiori della faccia, degli occhi o delle linfoghiandole, prurito o dolori articolari.

Corticosteroidi
È una famiglia di farmaci antiinfiammatori molto potenti, somministrabili per via intramuscolare e/o endovena e quindi adatti per fronteggiare attacchi acuti, per es. di asma bronchiale. Somministrati per bocca danno un risultato che, mentre per gli antistaminici si ottiene dopo circa un’ora, si manifesta dopo un periodo più lungo e, a volte, occorrono anche due settimane prima di avere dei benefici. Anche per questi medicinali occorre ricetta medica. I più usati si chiamano Clenil (Chiesi); Lunibron (Valeas) e Cort-inal (Teofarma). Lo spray può causare una leggera disidratazione delle membrane della mucosa nasale, e occasionalmente afte della bocca e della gola, così come mal di testa ed emorragie nasali. E’ importante seguire attentamente le istruzioni del medico quando si prendono steroidi; infatti, sono controindicati in caso di glaucoma, cirrosi o TBC. Interromperli improvvisamente può causare effetti collaterali.

Decongestionanti
Devono essere usati con prudenza, perché un loro uso prolungato può causare un effetto contrario (rebound), ossia i sintomi per i quali si stanno utilizzando, in alcuni soggetti, possono peggiorare dopo appena 3 o 4 giorni di trattamento. Il farmaco più noto è l’“efedrina”. Poiché può causare un’accelerazione del battito cardiaco, ipertensione arteriosa ed eccessiva stimolazione del sistema nervoso centrale, molti medici le preferiscono la “pseudoefedrina”, un farmaco sintetico con minori effetti collaterali. Sono farmaci molto diffusi e con una vasta gamma di nomi commerciali (Rinazina; Vicks Sinex; Deltarinolo; Otrivim; Narlisim; etc.).

Nessun commento:

Posta un commento