martedì 29 novembre 2011

Dal cenone all'ultima cena


Durante le vacanze natalizie sono molti gli esperti in nutrizione che provano a misurare con esattezza quante calorie in più consumano gli Italiani per le feste. Per non rovinare l’appetito, però, sono pochi quelli che confrontando questi dati con quelli relativi all'aumento degli infarti e delle morti improvvise. Dicembre e gennaio, purtroppo, sono infatti i mesi in cui si registra un aumento statistico dei casi di ischemie e di ictus cerebrale. Secondo le statistiche nei mesi invernali, e in particolare proprio nel periodo natalizio, nei Paesi industrializzati, queste forme acute aumentano di una quota che va dal 30% al 55% e si stima che in Italia vi siano almeno 8000 casi di TIA (accessi ischemici transitori) in più rispetto al resto dell'anno. Principali imputati del fenomeno sarebbero l'aumento del desiderio di cibo determinato dalla ridotta esposizione alla luce solare e il maggior consumo di cibi ad alto tenore calorico, tipico della stagione fredda e del periodo festivo. Gli effetti negativi di una simile dieta sono potenziati anche da una maggiore sedentarietà tipica dei mesi freddi e dall'eccessivo riscaldamento degli ambienti che ostacolano l'attivazione del grasso bruno, che è quello che permette la dissipazione di energia sotto forma di calore. Salvaguardare la propria salute non è impossibile, basta seguire alcuni semplici suggerimenti, validi non solo per le feste natalizie, ma anche per la quotidianità. Acquistare solo le quantità di alimenti necessarie e consumarle solo nelle occasioni conviviali, evitando di spiluccare gli avanzi nei giorni successivi; non far mai mancare sulla tavola abbondanti caraffe di acqua, servendo le bevande gassate solo a richiesta. Per alleggerire i menù senza rinunciare al gusto è possibile utilizzare come "base" per il soffritto, vino bianco (l'alcool evapora con la cottura) o brodo sgrassato, che consentono di limitare l'uso di olio e burro - sostituendo la panna con ricotta magra diluita in poco latte - preferire ove possibile le cotture al vapore o alla piastra a quelle tradizionali - scegliere ricette che prevedano l'utilizzo di verdure nella loro preparazione, servire un gelato al limone senza grassi al posto del sorbetto - limitare il più possibile l'utilizzo del sale per insaporire i piatti, cercando invece di esaltare con spezie ed erbe aromatiche il gusto naturale degli alimenti. Per aiutare a consumare l'energia in eccesso con gli alimenti si può: mantenere in casa e negli ambienti di lavoro temperature non superiori ai 18-20 gradi - vestirsi a "strati", mantenendo in ogni ambiente - interno ed esterno - il minimo di vestiario necessario per sentirsi confortevoli - spostarsi preferibilmente a piedi, utilizzando calzature antiscivolo, e preferire le scale al posto dell'ascensore.

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