Pur rappresentando una piccola percentuale del corpo, le unghie richiedono cure e attenzioni quotidiane. Infatti, essendo esposte di continuo agli agenti esterni, sono interessate da microtraumi o traumi, da irritazioni o allergie, più o meno severe, che richiedono l’intervento del dermatologo. Negli ultimi 20/30 anni la cura di mani e unghie si è evoluta molto, tuttavia tecniche e sostanze utilizzate, se non adeguate, possono rivelarsi pericolose. Passiamo in rassegna le procedure più delicate e che richiedono una preparazione mirata; prima fra tutte la limatura. Più di forbici o tagliaunghie, la lima è essenziale per accorciare l’unghia e darle forma ma anche per eliminare il film lipidico del letto ungueale permettendo allo smalto di aderire meglio. La composizione di letto ungueale e unghia in generale è data dalla sovrapposizione di più strati cellulari. La componente più numerosa è data dai cheratinociti, cellule morte o in fase terminale: perciò non percepiamo dolore quando tagliamo o limiamo le unghie. Il rischio è che prese dalla foga di limare si rischia di farlo in maniera non omogenea, creando solchi in prossimità del letto. Anche l'asportazione errata delle cuticole è causa di problemi, soprattutto cutanei. Le pellicine infatti, proteggono l’unghia e non vanno mai strappate né tagliate ma spinte indietro tramite uno spingicuticole o un bastoncino di legno d’arancio o rose. Le cuticole tirate via senza cura, possono provocare arrossamenti seguiti talvolta da formazione di pus, irritazioni, prurito, ecc. Per quanto riguarda invece i prodotti che abbiamo in casa, ne esistono alcuni che, se usati male, possono rivelarsi pericolosi anche per la salute in generale. Il primo è il solvente. Ci sono persone sensibili all’odore o alla sostanza stessa che a contatto con la pelle o in seguito a sfregamento continuo può dar luogo a irritazioni. In commercio esistono solventi delicatamente profumati o con formulazioni meno aggressive ma l’attenzione da porvi è la stessa. E che dire dello smalto: da vari studi clinici cosmetico/dermatologici è emerso che nella sua composizione chimica di base, sia esso curativo o colorato, ci sono 3 sostante potenzialmente tossiche: il DBP (diisobutilftalato), la FDA (formaldeide) e il Toluene. Il DBP è un plastificante che evita allo smalto di erodere, aiutandolo a rimanere in quello strato sottile che si stende con il pennellino. Esisterebbe un potenziale legame tra la sostanza e i problemi legati agli ormoni: il DBP sarebbe capace di distruggere il sistema ormonale responsabile dello sviluppo riproduttivo. La Formaldeide è invece presente negli “indurenti” essendo una sostanza che permette allo smalto di indurire e proteggere le unghie. Essa può provocare irritazioni o allergie nei soggetti sensibilizzati al prodotto. Il Toluene è un componente che facilita la stesura dello smalto e sarebbe collegato a disturbi del sistema nervoso e reni. Oggi sono in commercio smalti che non contengono questi 3 composti: ma se da un lato sono ottimi per la loro compatibilità, dall'altro non mantengono più le loro caratteristiche originarie e quindi meno duraturi, resistenti e brillanti. Resta la domanda: meglio un prodotto dalle migliori caratteristiche ma potenzialmente pericoloso oppure uno con minori referenze ma sicuro a tutti gli effetti? Credo che la scelta non debba essere lasciata al consumatore ma sia di competenza delle istituzioni sanitarie, in attesa di nuovi progressi nella ricerca cosmetica.
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