Aspetto lucido, untuosa al tatto, pori dilatati e
brufoletti. È semplice riconoscere una pelle seborroica, comunemente detta
grassa. Ogni brava estetista sa che, all’origine di questo tipo di cute, c’è una eccessiva secrezione delle ghiandole
sebacee che provoca una serie di fastidiosi problemi estetici. La pelle appare
sgranata, poco compatta, oleosa e il trucco non tiene bene. Punti neri, brufoli
e impurità localizzate costellano il viso, soprattutto nella “zona T”, la più
critica: mento, naso e fronte. Questi disturbi estetici sono tali da provocare
anche conseguenze psicologiche. Entrare in relazione con gli altri con un viso
lucido, oleoso, pieno di impurità o, peggio, con piccole cicatrici da lesioni
acneiche trascurate non è infatti facile, e può causare imbarazzo e disagio.
Oltre il 30% delle donne tra i 15 e i 35 anni sono affette dalla seborrea, lo
squilibrio che comporta l’eccessiva produzione di sebo, la naturale sostanza
grassa che rende la pelle meno vulnerabile all’attacco di batteri e fattori
esterni, quali smog, polveri e inquinamento. Spesso questi problemi sorgono
nella fase della pubertà e in momenti di intenso stress, sia fisico che mentale
e sono il risultato di una iperattività della ghiandola sebacea che, sotto la
spinta degli ormoni, produce una quantità di sebo superiore alla normalità. A
volte la produzione di questo grasso cambia non solo in quantità ma in qualità
diventando più fluente oppure più denso. Proprio questa diversa consistenza
determina due tipi di pelle grassa. La cute oleosa, ricca di sebo fluido, è
visivamente lucida, viscida, con i pori dilatati. A ciò spesso si aggiunge
un’abbondante sudorazione ed è proprio l’associazione dei due tipi di
ipersecrezione che determina l’aspetto untuoso e sudato della pelle. La pelle
cosiddetta asfittica, invece, appare cerosa, secca e spessa a causa della
seborrea solida: il sebo indurito ristagna nel follicolo e lo ostruisce dando
origine ai comedoni, gli impopolari punti neri. Spesso questa condizione
degenera, sfociando nell’acne sul viso ma anche su spalle, petto e braccia. La
prima vera arma contro questi inestetismi è la corretta detersione quotidiana,
che deve essere meticolosa e costante, ma non aggressiva, per eliminare il sebo
in eccesso e mantenere così l’equilibrio fisiologico della cute. Altro
suggerimento è quello di toccarsi il viso il meno possibile e comunque sempre
con le mani pulite. La maggior parte degli interventi cosmetici da proporre in
Istituto si basano sull’utilizzo di preparati igienici equilibranti e di
prodotti astringenti, emollienti e sebo-regolatori. Utili, le maschere a base
di argilla, che hanno il potere di purificare a fondo i pori e di asciugare il
sebo in eccesso, ma senza per questo irritare o seccare eccessivamente.
Attenzione, però: la pelle seborroica può diventare sensibile e fragile se
disidratata o sottoposta a trattamenti aggressivi. Ma a tutto c’è rimedio: per
mimetizzare gli inestetismi cutanei delle pelli impure, seborroiche e acneiche
le estetiste possono proporre anche
numerosi prodotti ad effetto “mat,” che riducono la lucidità e
uniformano il colore della pelle, donandole un aspetto vellutato e luminoso.
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