Il potere curativo delle piante è noto da secoli e
recentemente molti degli effetti benefici dell’aromaterapia sono stati
riconosciuti anche dalla medicina tradizionale. Questo genere di medicina
alternativa trova moltissime applicazioni grazie alle numerose proprietà
biologiche degli oli essenziali. Infatti, a seconda dei protocolli, queste
essenze sono utilizzate come antispastici, analgesici, antimicrobici,
balsamici, digestivi, antiossidanti, rilassanti, agendo con efficacia su vari
tipi di infiammazione e disturbi della pelle, forme influenzali ma anche
manifestazioni tipiche della depressione del sistema immunitario. In questo
splendido scenario non bisogna però dimenticare i più elementari principi di
precauzione visto che può anche capitare che l’uso degli oli essenziali
provochi nei soggetti trattati allergie e intolleranze. Si legge poco di questa
eventualità, ma è certo che gli effetti collaterali possono essere molto vari e
dipendono dalle modalità di somministrazione di queste sostanze. I più
predisposti a sviluppare reazioni allergiche in seguito a trattamenti
aromaterapici sono le persone che normalmente soffrono di intolleranze
alimentari, asma e altri tipi di allergie. Inoltre, di solito chi manifesta una
ipersensibilità verso una determinata sostanza ha un alto potenziale di
sviluppare allergie a sostanze simili. Se utilizziamo gli oli essenziali per
via esterna, attraverso applicazioni topiche, possiamo andare incontro a
reazioni cutanee come eritema, desquamazione, arrossamento, prurito e macchie.
Per evitare fenomeni di sensibilizzazione e assuefazione, una stessa essenza
non dovrebbe essere usata per più di sei giorni consecutivi. Quando si utilizza
per la prima volta un olio essenziale è buona regola verificare che la cliente
non sia già allergica. Un accorgimento molto semplice può essere quello di
mettere una goccia di olio su un batuffolo di cotone e tenerlo per 24 ore con
un cerotto in modo da isolarlo da vari agenti esterni. La zona più adatta per
questo test può essere la piega di un gomito. Nel caso comparisse rossore o
prurito nella zona interessata sarà necessario evitare o sospendere l’utilizzo
di quel tipo di olio. Va precisato che i trattamenti aromaterapici di origine
biologica e naturale più raramente provocano intolleranze e reazioni di questo
genere. Le cause reali vanno ricercate infatti nella scarsa qualità dei
prodotti utilizzati, nella loro contaminazione e nell’adulterazione con
composti chimici. I rischi di intolleranze sono aumentati dalla facile
reperibilità del prodotto in erboristerie, supermercati, ma anche porta a porta
e online. Un evento possibile perché a causa della concorrenza molte aziende
che confezionano prodotti aromaterapici, abbassano i costi diluendo gli oli essenziali
con sostanze sintetiche, stabilizzatori di profumo, producendo una qualità
inferiore. Inoltre gli oli più economici non hanno le stesse proprietà curative
e possono risultare tossici. Vendere oli essenziali trattati come “prodotto
naturale” può trasmettere l’idea sbagliata di innocuità del prodotto. Stretti
controlli qualitativi e la consapevolezza di queste problematiche aiutano a
evitare spiacevoli effetti collaterali.
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