giovedì 22 marzo 2012

Se l’individuo si strappa i capelli

Ci sono dei termini che apparentemente sembrano alludere a qualcosa di piacevole e divertente ma che invece nascondono qualcosa di estremamente tragico. Avete mai sentito parlare per esempio di tricotillomania? A sentirlo sembra che si intenda qualcosa che parla di campanelli. Invece è il nome medico di una mania compulsiva che induce chi ne è affetto a strapparsi i capelli. Certo, penserete voi, probabilmente è una patologia semi sconosciuta e rarissima. Sbagliato di nuovo. In realtà è una condizione molto più diffusa di quanto si creda e porta a stati di alopecia. Questo è sicuramente un termine più noto e che spaventa di più, e va aggiunto che il danno estetico è variabile e spesso nettamente demarcato. Generalmente le zone più colpite dagli “strappi” sono sopra la fronte e al centro della testa, ma possono essere interessate anche le ciglia, le sopracciglia e, negli uomini, la barba. Una variante della patologia è la tricocriptomania in cui i capelli più che strappati vengono spezzati. A questi due comportamenti compulsivi se ne possono associare altri altrettanto allarmanti. Alcuni soggetti per esempio masticano e deglutiscono i peli rimossi, azione che può causare il formarsi di masse di pelo nel condotto gastrointestinale che a loro volta possono generare ostruzioni, pancreatiti acute o emorragiche. Quali sono i soggetti più a rischio? Le statistiche dicono che a essere i più colpiti sono i bambini ma anche gli adulti che, più o meno coscientemente, attorcigliano, tirano e strap­pano ciocche di capelli con le dita. Se vi capitasse una cliente che presenta sulla testa chiazze senza capelli o con i capelli spezzati di forma irregolare e bizzarra, allo­ra probabilmente potrebbe essere affetta da uno di questi disturbi di cui abbiamo parlato. Inutile comunque chiederlo a lei: più di un terzo dei pazienti nega che l'alopecia sia autoindotta. Per diagnosticarla consigliatele di rivolgersi a un tricologo o a un dermatologo esperto che effettuerà studi al microscopio sui capelli spezzati o sulle aree che ne sono sprovvisti e comparazioni con altre forme di alopecia o in casi estremi una biopsia. Anche se la tricotillomania è attualmente classificata come un disturbo del controllo degli impulsi, questa definizione non sembra applicarsi pienamente ai soggetti più piccoli. Chi si strappa i capelli, infatti, prova un momento di grande stress poco prima di farlo e subito dopo una momentanea pace ma i bambini tendono a farlo durante la lettura, lo studio o al riposo a letto. Insomma, ancora non è chiara la causa di questa affezione che in genere è cronica, resistente alla terapia e soggetta a recidive. Esiste una terapia? Sì e si basa sul colloquio col medico, sull’uso di ansiolitici e antidepressivi, e in casi più gravi sul ricorso allo psichiatria. 

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