giovedì 22 marzo 2012

Il Mandorlo: l’albero dell’amor perduto

Narra un’antica leggenda che alla fine della guerra di Troia, la principessa tracia Fillide morì di dolore credendo che il suo amato Acamante fosse caduto in battaglia. La dea Era, allora, impietosita per la sofferenza della ragazza, la trasformò in un albero scheletrico, eterno simbolo di un amore finito. Tuttavia, quando Acamante che in realtà era vivo, venne a conoscenza del triste destino della sua amata, corse piangendo ad abbracciare l’albero e, per incanto, le sue lacrime fecero sbocciare sui rami dei bellissimi germogli bianchi. Da allora il mandorlo è il primo albero a fiorire alla fine dell’inverno. Con una triste favola la mitologia greca spiega l’origine di una delle piante più diffuse nel nostro paese ma proveniente da una vasta area  compresa tra il mare Egeo e l’Asia centro-occidentale. Conosciuto sin da tempi remotissimi (alcune mandorle sono state trovate in Egitto nella tomba di Tutankamon risalente al 1325 a.C. circa), è nella tradizione ebr­aica che questa pianta assume un ruolo simbolico di primaria importanza, rappresentando, per la sua precoce fioritura, la resurrezione. Non a caso la menorah, il candelabro ebraico a sette bracci, altro non è che una sua stilizzazione. Il nome botanico del mandorlo è Prunus dulcis oppure Amygdalus communis. Si presenta come un albero alto fino a 5 metri che presenta radici a fittone e fusto  dritto, liscio e di colore grigio-marrone in basso, contorto, screpolato e scuro più in alto. Dotato di foglie lunghe fino a 12 cm, ha fiori bianchi o leggermente rosati che sbocciano in genere all'inizio della primavera, e se il clima è mite, anche tra gennaio e febbraio. Il suo frutto è la mandorla, rinomata in gastronomia ma anche in cosmesi. Da essa infatti si ricava una sostanza farinosa utilizzata per creme e detergenti cutanei, oltre a diverse qualità di olio dalle proprietà protettive ed elasticizzanti. Quello più famoso è sicuramente l’olio di mandorle dolci, adatto sia per la pelle dell’adulto che per quella più delicata del bambino. Efficace nella prevenzione delle smagliature tanto da essere frequentemente applicato durante la gravidanza su addome, seno, cosce e fianchi, sotto forma di impacco prima dello shampoo, può rinvigorire i capelli secchi, sfibrati dal sole e dalla salsedine. Se miscelato con alcune gocce di un olio essenziale, essendo un ottimo veicolo per le poprietà di quest’ultimo, è particolarmente indicato per effettuare massaggi.   

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