giovedì 26 aprile 2012

Cellule staminali nel latte materno: dalla teoria alla realtà



I risultati della ricerca presentati al 7° International Breastfeeding and Lactation Symposium di Medela
(Vienna, 20-21 aprile 2012)
Il latte materno può rappresentare una nuova fonte di cellule staminali? La risposta è si e arriva dal
International Breastfeeding and Lactation Symposium di Medela. La ricerca era stata avviata nel 2007 dal
gruppo di studio della University of Western Australia (UWA) che aveva isolato alcune cellule staminali
contenute nel latte materno. Ora, grazie alle ulteriori ricerche condotte da un nuovo membro del team, la
ricercatrice Foteini Hassiotou, si ha la certezza che esiste la possibilità di estrarre dal latte materno vere e
proprie cellule staminali multipotenti quindi in grado di trasformarsi in molte cellule diverse.
Trovare una nuova “riserva” di cellule di questo tipo nell’individuo adulto è una notizia estremamente
confortante in quanto consentirebbe agli scienziati di portare avanti la ricerca senza dover affrontare il
problema etico di usare cellule embrionali, più potenti di quelle adulte, nell’ambito della medicina
rigenerativa. Il latte materno inoltre è facilmente reperibile e gli esperti hanno trovato cellule staminali in
grande quantità.
“Grazie al sostegno di Medela è stato possibile effettuare ulteriori passi avanti nel campo della ricerca,
dimostrando ancora una volta come il latte materno non sia solo un semplice nutrimento per il bambino -
dichiara Foteini Hassiotou, ricercatrice presso l’University of Western Australia -. Queste staminali possono
diventare cellule di tessuto osseo, cartilagineo, adipose, pancreatiche, epatiche, neuroni. E’ proprio questo
il loro valore: stimolandole opportunamente provetta è possibile ‘trasformarle’ in cellule specializzate di
diversa e svariata natura. D’altra parte ancora molte domande rimangono insolute, in particolare stiamo
ancora studiando il ruolo di tali cellule nei bambini allattati al seno.”
Medela collabora con lo Human Lactation Research Group dalla metà degli anni ’90. Nel corso degli anni
sono state conseguite numerose scoperte scientifiche tra cui nuove conoscenze sull’anatomia del seno e
l’identificazione del reale meccanismo di suzione del neonato. Il team, coordinato dal professor Peter
Hartmann lavora nel campo delle cellule staminali da oltre cinque anni.
“Siamo lieti dei risultati raggiunti dai ricercatori dello Human Lactation Research Group – afferma Daniele
Natali, Managing Director di Medela Italia - L’esistenza di cellule staminali nel latte materno è senz’altro
una scoperta affascinante che apre nuove prospettive in ambito clinico, siamo ansiosi di sapere quale sarà il
contributo che queste cellule potranno avere nello sviluppo del bambino.”
La ricercatrice Foteini Hassiotou ha ottenuto il premio AusBiotech-GSK Excellence Award 2011 proprio per
la sua recente scoperta di cellule staminali nel latte materno.
I risultati dello studio sono stati presentati al 7° International Breastfeeding and Lactation Symposium di
Medela, durante il quale si è parlato anche della relazione tra farmaci e allattamento, composizione del
latte materno e importanza di quest’ultimo all’interno delle terapie intensive neonatali.
Medela ricopre un ruolo fondamentale nella ricerca e produzione di dispositivi per l’allattamento, la neonatologia,
l’aspirazione chirurgica in tutto il mondo. La casa madre è stata fondata nel 1961 nella cittadina di Baar in Svizzera.
Attualmente conta oltre 1000 dipendenti in tutto il mondo e rifornisce più dell’80% degli ospedali di paesi come gli
Stati Uniti e il Regno Unito. La sede italiana è in Località Bargellino a Calderara di Reno, in provincia di Bologna. Oggi
è un’azienda leader e un riferimento per le strutture ospedaliere del nostro Paese. Per maggiori informazioni sui
prodotti e l’allattamento è disponibile il sito www.medela.it

Nessun commento:

Posta un commento