martedì 4 settembre 2012

Il Festival dell'India

Dopo il grande successo riscosso l’anno scorso, torna dal 14 al 16 settembre il Festival Dolce India. Come per l’edizione precedente, anche questa volta la location della manifestazione sarà l’Ashram (luogo di ritiro) Ayurvedico fondato dal Maestro Vaidya Swami Joythimayananda nella bellissima terra delle Marche, in una zona collinare nei pressi dello splendido borgo medievale di Corinaldo (An), a 18 Km da Senigallia. Come ci viene spiegato dagli organizzatori dell’evento, esso ha la principale funzione di fare da cassa di risonanza culturale al Convegno Internazionale di Ayurveda organizzato in collaborazione con la Yoga International Academy di Pune, arrivato ormai alla sua XIV edizione. Una tavola rotonda molto interessante che si pone come momento di scambio e confronto tra medici indiani e occidentali. Tanti i relatori che si alterneranno durante il Convegno. Tra questi vale la pena di segnalare: Acharya Swami Joythimayananda, i medici indiani dott. Atulkumar Rakshe e dott. P.H. Kulkarni, Selvaumahar Joythimayananda, il dott. Massimo Mangialavori (omeopata di fama internazionale), il prof. Romano Benini (giornalista e docente alla Sapienza di Roma), il prof. Luciano Villa (docente presso l’Università di Pavia), il dott. Lamberto Re (docente presso l’Università di Ancona), Annibale d’Angelo (psicoterapeuta e direttore dell’Unità operativa complessa Ser-T di Sapri). Per quanto riguarda invece le tematiche trattate, esse spazieranno dai principi dell’Ayurveda, all’alimentazione in armonia con la costituzione individuale, dallo yoga come filosofia di vita, alla gestione del corretto stile di vita, fino alla deontologia dell’operatore ayurvedico e alle esperienze di un cammino interiore. Tornando al festival, il programma prevede una serie di eventi di sicuro interesse per tutti gli amanti della cultura indiana. Si inizia venerdì 14 con un incontro dedicato alla figura di Tiziano Terzani proprio nel giorno in cui l’acuto giornalista e profondo conoscitore dell’Asia avrebbe compiuto 74 anni. In particolare verrà presentato il volume dei Meridiani Mondadori che contiene tutte le sue opere, a opera del curatore Alen Loreti. Altra iniziativa interessante: la realizzazione di un’opera d’arte ayurvedica, eseguita in loco da un  artista indiano (ancora da definire) e l’italiano Valerio Giacone. A ispirarli per la sua realizzazione: i cinque elementi su cui si basa la filosofia indiana (Terra, Acqua, Fuoco, Aria, Etere). L’opera, sarà realizzata utilizzando materiali del territorio: frammenti di legno, volte di botte, ceramiche e quant’altro la campagna metterà loro a disposizione. Una installazione con numerose fotografie che affrontano uno dei temi che ha maggiormente scosso l’opinione pubblica nel 2011: le rivoluzioni che hanno coinvolto i paesi del Nord-Africa, sarà invece allestita in una delle sale interne dell’Ashram Joytinat. Il tema conduttore della mostra sarà “il cambiamento”, inteso nella sua accezione sociale di riscrittura di regole precostituite, ma anche nell’accezione più intima che coinvolge la sfera interiore dell’essere. Si proseguirà sabato 15 e domenica 16 con due concerti dedicati alla musica etnica indiana, che si terranno all’aperto nella meravigliosa cornice delle colline marchigiane. Durante uno dei due concerti, la danzatrice indiana Nadesh Joythimayananda (membro de La Banda di Piazza Caricamento) si esibirà in occasione di uno dei due concerti nella danza tradizionale indiana bharatanatyam, un’antica arte composita in grado di coniugare il teatro e l’arte drammatica che diviene spettacolare espressione spirituale. Per finire, ricordiamo che durante tutta la durata del Festival sarà possibile approfondire le proprie conoscenze anche dal punto di vista spirituale. Ogni mattina dalle 7:30 alle 9:00 circa, infatti, è prevista una lezione di yoga immersi nella natura circostante l’Ashram Joytinat.

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