In Campania solo
il 6,6% delle future mamme ricorre al counselling preconcezionale, con gravi
rischi per la trasmissione delle infezioni
Gli esperti italiani a confronto su come si
diagnosticano e si curano oggi le malattie infettive nel convegno organizzato
dall’AMCLI, l’Associazione dei Microbiologi Clinici Italiani
Napoli, 23 ottobre 2012. Si è
svolto oggi a Napoli, presso Villa Doria D'Angri, il convegno nazionale “Il
ruolo del laboratorio nella diagnosi delle malattie infettive”.
Organizzato dall’Associazione dei Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI), ha
costituito un momento di confronto e aggiornamento su diffusione, sviluppi
diagnostici e terapeutici di alcune
complesse malattie infettive, dal morbillo alle patologie sessualmente
trasmissibili. Il convegno è stato aperto da Pierangelo Clerici, direttore dell’U.O. Microbiologia dell’Ospedale
Civile di Legnano, Presidente AMCLI, e da Riccardo
Smeraglia, direttore dell’U.O. Microbiologia e Virologia dell’Azienda
Ospedaliera Dei Colli - Monaldi-Cotugno-Cto di Napoli.
“La criticità è rappresentata dalla scarsa
aderenza allo screening preconcezionale - spiega il professor Smeraglia -. In Campania,
solo il 6,6% delle donne in gravidanza aderisce allo screening preconcezionale
per quanto riguarda le malattie infettive. Tra quante non lo effettuano, il 44%
risulta suscettibile all'infezione da Toxoplasma, 8% all'infezione da
Citomegalovirus e 7% all'infezione da Rosolia: le infezioni in atto riscontrate
al ricovero sono tra lo 0.1-0.2%. Visto che soltanto il 6,6% delle donne si
sottopone a counselling prima della gravidanza è auspicabile la
sensibilizzazione a sottoporsi allo screening preconcezionale”.
Nell’evento cui hanno partecipato virologi e infettivologi da tutta
Italia sono stati illustrati gli strumenti attraverso i quali si può definire una
cura corretta, a partire dalla prescrizione di esami diagnostici precisi. A Napoli,
i maggiori esperti nazionali di infezioni materno-fetali e neonatali hanno
inoltre presentato le linee guida per
percorsi diagnostico-assistenziali di successo. Il convegno ha avuto
infatti un focus particolare sulle malattie a trasmissione sessuale e
materno-fetale, la cui diagnosi è estremamente importante per definirne lo
stadio, per intervenire adeguatamente e a volte salvare la vita di donne e
feti.
Tra i messaggi al centro del
convegno è la necessità di una stretta condivisione
di percorsi diagnostici tra esperti di laboratorio e medico curante per giungere
in maniera tempestiva, adeguata e certa alla definizione dell’infezione in atto,
della trasmissione o no dell’infezione al feto e attivare l’intervento
terapeutico.
Dal capoluogo campano, inoltre,
l’AMCLI ha lanciato l’appello a una formazione
del microbiologo clinico che ponga
maggiore attenzione delle linee guida nazionali ed internazionali, nonché al
farsi parte attiva nella identificazione di percorsi da migliorare e a lavorare
in squadra coi colleghi clinici ai quali fornire una valida consulenza
nell’interpretazione dei risultati di laboratorio, sempre più complessi, ma
sempre più utili.
Dopo Napoli, Il prossimo
appuntamento per AMCLI è il XLI Congresso nazionale che si svolgerà a Rimini,
dal 13 a 16 novembre 2012.
AMCLI - Associazione Microbiologi
Clinici Italiani - è stata costituita nel 1980 ed è articolata su delegazioni
regionali. L’associazione scientifica ha sede a Milano ed è attualmente presieduta
dal prof. Pierangelo Clerici, Direttore dell'Unità Operativa di Microbiologia
dell'Azienda Ospedaliera di Legnano. Le finalità statutarie di AMCLI sono lo
sviluppo della Microbiologia clinica. Una delle peculiarità della società
scientifica è l’operare attraverso gruppi di lavoro su specifiche materie
d’interesse. Tra questi spiccano quello sulle Infezioni Sessualmente
Trasmissibili, sulle infezioni nei Trapianti d’organo, sulle infezioni nell’anziano
e nei neonati, sulla Neurovirologia, sulle Infezioni nel paziente critico,
sulle infezioni materno-fetali, sull’immunologia.
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